In Romania molte comunità di suore offrono ai bambini bisognosi pranzo e doposcuola.

Dopo quasi due anni di didattica a distanza, dovuta al COVID, a settembre anche in Romania riaprono le scuole in presenza.

Riaprono anche tanti centri sociali gestiti dalle Suore che accolgono i bambini per un doposcuola.

Spesso a questi bambini viene offerto anche un pasto caldo e abbondante.

Di solito vengono accolti solo i bambini più bisognosi, bambini “scelti” tra le famiglie con problemi gravi. L’unica condizione richiesta è che frequentino la scuola, se no niente pranzo. Detto così sembra una cattiveria, ma non è così, è un modo per prevenire l’abbandono scolastico che diversamente sarebbe molto alto, specie nei campi Rom. Spesso i bambini invece di andare a scuola sono mandati a fare accattonaggio per le vie della città.

Finita la scuola, i bambini arrivano dalle suore affamati, lì trovano del buon cibo, ma non solo: trovano accoglienza, un abbraccio, tanto amore. Ancora oggi, per la maggior parte di essi, il pasto che consumano dalle suore è l’unico pasto sicuro della giornata. Dopo il pranzo un po’ di gioco e poi via a fare i compiti con l’assistenza di maestre pagate a ore. Le maestre e le suore non solo aiutano i bambini a fare i compiti, ma li accompagnano nel percorso di studi dandogli la possibilità di avere un futuro migliore.

Dopo una merendina tutti a casa felici e contenti.

Vi presento ora alcuni bambini che sono accolti dalle suore:.

Rafi: ha 9 anni e frequenta la prima elementare perché il papà, sempre ubriaco, gli impediva di andare a scuola. È un ragazzino sveglio e intelligente. Le suore dicono che recupererà in fretta gli anni persi.

Adina: ha 7 anni. Ha un fratello di 10 anni. Sono figli di due padri diversi ed entrambi frequentano il centro doposcuola delle suore. Vivono con una loro zia. La loro mamma, che non li ha più cercati, pare lavori in Italia o in Spagna.

Ionut (6 anni) e Andrei (9 anni). Due fratellini con tanta voglia di imparare, che vivono con i genitori in un campo Rom e hanno un fratellino più piccolo, Matei (2 anni).  Abitano in una baracca di due stanzette pulite e ordinate.

Il papà lavora saltuariamente come taglialegna, mentre la mamma, fa il possibile per crescere i suoi figli con amore, ma le manca l’educazione per poterlo fare in modo degno.

Care suore, anche quest’anno avete bussato alla nostra porta per chiedere aiuto. Mentre vi ringraziamo per la vostra testimonianza silenziosa vi promettiamo che vi aiuteremo. Date da mangiare a nome nostro a quei bambini. Voi siete le nostre mani e il nostro cuore.

Care benefattrici e cari benefattori, so che la nostra situazione economica peggiora di giorno in giorno, ma vi prego: aiutiamo quelle suore, che con amore materno aiutano quelle creature per amore del Signore.

Ringrazio e saluto tutti con riconoscenza. Che Dio vi benedica!

Don Alfredo Savoldi
presidente dell’Associazione Chiese dell’Est Onlus

L’anno scorso per le mense abbiamo offerto euro 54.000,00

Caritas di Oradea €  4.000,00
Caritas di Bucarest €  4.000,00
Caritas di Cluj €  2.500,00
Al Centro Don Bosco di Iasi e Buruienesti €  7.000,00
A Don Maties €  2.000,00
A Suor Gioia €  2.500,00
A Suor Rosa Bianchini €  4.000,00
A Suor Michelina Bettega €  4.000,00
A Casa Margherita €  5.000,00
A Suor Bernardina €  2.000,00
A Suor Adriana Rus di Sighet €  4.000,00
A Suor Maria Bordignon €  3.000,00
A Suor Elisabetta di Butea €  5.000,00
All’asilo di Iugani €  5.000,00
TOTALE € 54.000,00

AIUTIAMOLI! DIAMOGLI DA MANGIARE

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Prima proposta
Fare un’offerta libera, anche se modesta. Una goccia, ma aiutateci: tante gocce sono preziose agli occhi del Signore, perché spesso vengono offerte da chi non può dare di più.

Seconda proposta
Una goccia al mese: offrire a un bambino i pasti per un mese: euro 50.

Terza proposta

Offrire a un bambino i pasti per un anno scolastico (8 mesi): euro 400.

 

Ringrazio e saluto cordialmente.

Don Alfredo Savoldi
presidente dell’Associazione Chiese dell’Est Onlus

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